In questo periodo di emergenza Covid-19, abbiamo approfondito il Corynebacterium parvum (C.parvum) e le sue applicazioni cliniche, pubblicando sulla nota rivista scientifica Journal of medical virology, una review contenente tutti gli studi sperimentali e clinici sull’attività antivirale del C. parvum inattivato (noto anche come Cutibacterium acnes) condotti negli ultimi 60 anni.

Questo batterio è stato originariamente studiato e utilizzato per le sue proprietà oncolitiche legate all’attività immuno-modulante, ma l’interesse scientifico a prevenire e curare con successo infezioni batteriche, fungine e virali, e ad aumentare la immunità innata, ha portato a numerose sperimentazioni animali e alcune cliniche.

La drammatica situazione clinica dovuta all’imminente pandemia CoVid‐19 potrebbe costituire una valida motivazione per  riesumare ed evidenziare come tale strategia terapeutica aspecifica abbia un ruolo chiave nella prevenzione e terapia; poichè nessun virus nuovo o mutato può potenzialmente sfuggire a questa forte sorveglianza immunitaria innata rafforzata da un adeguato Protocollo C.Parvum.

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